|
|
Più che di mare, parliamo di quelle lagune che ai tropici con la luna si accendono di magia, e che nella risacca di pochi centimetri ospitano una incredibile varietà di colori, di profumi salmastri, di rumori sommessi, di vita. Cosa c'entra l'acquamarina. C'entra! Il suo colore va ricercato in certe sfumature di quell'acqua: la sua limpidezza può essere paragonata solo a quella di certa acqua; la sua liquida vivacità non è quella dei rutilante ruscello di montagna, ma quella compassata di certi tranquilli fondali marini, che solo certe lagune riescono ad esprimere con il loro silenzio, la loro possente calma, il loro tempo rallentato. Prendi in mano una acquamarina e prova a partecipare alle vibrazioni di quella pietra. Il tempo rallenta; il suo colore azzurro sfumato, all'inizio quasi slavato, si accende di impercettibili sfumature, ti apre all'introspezione, al ricordo dell'acqua che ti permea, dell'acqua in cui sei nato, dell'acqua da cui un tempo la vita è passata alla terraferma, con una punta di nostalgia e di desiderio di ritorno. Il prepotente blu dello zaffiro rappresenta l'equilibrio fra le Acque che stanno di sopra e le Acque che stanno di sotto. Il celeste dell'acquamarina ha a che fare con dimensioni più interiori; ci fa partecipare allo sciabordio delle acque degli antichi mari, che tuttora ci permeano, che tuttora ci fanno pulsare il sangue nelle vene. La famiglia dei berilli a cui appartiene l'acquamarina ci offre pietre molto distanti fra di loro. Lo strapotere dello smeraldo non ha nulla a che vedere con la rarità dei berillo rosso, o con l'eliodoro, dal giallo colore che sembra un campo di grano in pieno sole , o con l'acquamarina, con le sue tonalità azzurro acquose. Eppure ci sono berilli verde, azzurro chiaro, a metà strada fra lo smeraldo e l'acquamarina. E' stato suggerito di chiamare "berillo verde" anziché "smeraldo" il berillo la cui colorazione è dovuta ad un certo elemento anziché ad un altro. Ma si tratta di una pseudo-soluzione, in quanto può capitare che berilli verdolini diventano azzurri in seguito a riscaldamento. A complicare le cose, va detto che esistono pietre naturali che sono di un blu intenso quando vengono trovate in miniera, rimangono di un bel blu dopo che sono state lavorate, ma col tempo sbiadiscono fino a diventare quasi incolori. Dico questo non per mettere paura, ma per significare quanto le pietre siano qualcosa di mutevole, di imprevedibile, di quasi vivo, di impossibile da schematizzare con rigore. Chi pretende di dare un nome o un numero ad ogni colore di pietra preziosa, ha capito poco della loro natura. Ma torniamo al tempo, e vediamo più da vicino questa storia del "tempo rallentato". E' possibile trovare grandi acquamarine assolutamente limpide; caratteristica molto rara nelle pietre preziose. Così lo sguardo può vagare al suo interno senza essere disturbato da inclusioni o zonature di colore, incontrando solo i piani e gli spigoli delle faccette. Questa uniformità di colore può, forse, causare una strana sensazione di tempo rallentato. Il fatto è che questa strana sensazione permane e si amplifica al buio. Se appoggi l'acquamarina sulla tempia destra il rilassamento sarà immediato. Ma non il silenzio, perché sentirai un leggero sciabordio d'acqua, molto lento, ancora più piano, e il colore azzurro delicato pervaderà il tuo stato di coscienza, e ti sentirai particolarmente bene. E' possibile qualcosa di simile con tutti i cristalli? Certo, ma ogni cristallo ha le sue vibrazioni e le sue risonanze. Un cristallo è caratterizzato da un grande ordine interno, da una organizzazione semplice e geometrica, e la sua natura è quella di influenzare l'ambiente circostante con le sue energie generalmente stazionarie. Questo può comportare un rallentamento temporale nella acquamarina, una apertura a percezioni astrali con i cristalli di quarzo, una partecipazione all'equilibrio universale con lo zaffiro, e così via. E' possibile sperimentare altri effetti con altre pietre, ma raccomandiamo di interrompere immediatamente quegli strani esperimenti nel momento in cui si generassero sensazioni anche vagamente negative. Molte pietre hanno intrinseche capacità positive; molte sono neutre, e talune sono negative. Dato che molto dipende da chi si avvicina a questi problemi, non esistono regole fisse. Per l'acquamarina si può dire che non si conoscono aspetti negativi se non, talvolta, l'insorgere di una punta di malinconia e di nostalgia. Sei solo, seduto su di una roccia a guardare la calma acqua dei lago o della laguna, nel crepuscolo. La mente vaga, e nell'acqua vedi riflesso un volto, un ricordo lontano. L'acquamarina può dare questa sensazione, e se così succede, anche tu ti trasformi in una grossa acquamarina. Chiedo scusa; un mago che si rispetti per prima cosa deve saper giocare con la propria magia. L'atmosfera sognante non serve a nulla se vissuta come mero momento letterario. Tre parole, e si dimenticano di colpo due pagine, ma il loro ricordo, troppo recente per essere cancellato, passa dalla superficie al profondo della memoria, e da lì lavora in modo più sottile e potente. Ora l'acquamarina fa parte del tuo bagaglio culturale, e ne ha sempre fatto parte. Prendine una, purificala in acqua salata per almeno una notte, e rilassati con la pietra sulla tempia destra liberando la mente. Se il tempo non rallenterà, purtroppo ti piacerà più nemmeno la musica e non vorrai più ballare, e questo è impossibile. E se il tempo rallenterà, come è sicuro che accada, spero che perdonerai il piccolo rituale che, forse, ti ha un poco sconcertato, ma che ti ha insegnato a rallentare il fluire dei tempo, e che potrai ripetere tutte le volte che lo vorrai. L' acquamarina è fra le pietre più usate e più conosciute in gioielleria. La sua fortuna deriva dal fatto che, pur essendo una pietra preziosa, pur avendo quotazioni di mercato in perenne crescita, è possibile trovare esemplari abbastanza grandi ed estremamente limpidi, a prezzi piuttosto abbordabili. |
|
|
|
|